La mia filosofia, nonché strategia (credo proprio si possa definire così), da oggi, sarà:
non farti nemici, non sai mai dove potresti ritrovarteli!
Ci stavo riflettendo qualche giorno fa sul treno e mi è tornato in mente stamani.
C’è la possibilità che quelli con cui adesso bisticciamo o litighiamo pesantemente, con cui volano insulti, si rompono i legami, ci si ignora, ci sono incomprensioni, domani potrebbero essere…che so, i nostri datori di lavoro.
Allora mi chiedo come sarebbe la vita, ma prima di tutto il lavoro, alle dipendenze di qualcuno che ci odia per antichi rancori?
Meglio evitare e non farsi nemici.
Ciò non significa essere ipocriti e senza spina dorsale, facendo moine a destra e a manca, per assicurarsi la benevolenza di ognuno.
Il mio ragionamento pone le radici nel vivere serenamente, nonostante gli inevitabili screzi con le persone che ci circondano, ma senza impelagarsi in discussioni pesanti, che possano in qualsiasi modo minare le basi del rapporto con tali persone.
In questo modo non si dovrebbe rischiare un futuro infernale, votato a fare perennemente fotocopie, data l’impossibilità di esser promossi ad un qualsiasi grado più elevato. Il nostro capo ci odierebbe, non ci darebbe un attimo di respiro, probabilmente scriverebbe una lettera di licenziamento ogni due giorni, senza mai consegnarcela, ma solo il fatto che ci pensi e la scriva, dice tutto su quanto sarebbe precaria la nostra esistenza in quella ditta/negozio/mercatino delle pulci o cos’altro sia.
Ci rinfaccerebbe ogni mattina quanto non sia entusiasta di averci in quell’ufficio, quanto egli si sia battuto affinché noi NON fossimo assunti… ma alla fine era necessario, solo perché così ci sarebbe stata una persona in più a sgobbare disumanamente per il bene comune.
Quale prospettiva terrificante! Mai farsi nemici, non si sa mai dove ce li si potrebbe trovare.
Oppure, chi sa, non li incontreremo mai.